Un solo post per riassumere il meglio della settimana appena trascorsa in materia di startup, per tenere comodamente sott’occhio tutto quello che accade in un mondo che viaggia a velocità supersonica.
Ingessatura? No grazie! Arriva la “ragnatela” stampata in 3D
Una innovativa ingessatura realizzata con una stampante 3D. Si tratta di una delle innumerevoli innovazioni che queste stampanti di ultima generazione permettono già di realizzare e che presto potrebbero portare a risultati strabilianti in settori come la medicina, dove già si stanno “stampando” organi umani e valvole cardiache per rimanere su risultati già visibili.
Questa straordinaria “ragnatela”, sostitutiva del classico “gesso”, ottiene gli stessi effetti con un notevole risparmio di materiali, oltre a mirare ad un risultato estetico molto gradevole, che non va assolutamente trascurato!
Da Salerno alla Silicon Valley per il TG personalizzato
Adriano Farano, giovane 35enne salernitano , è andato negli USA con una valigia carica di speranze, portandosi dietro un grande talento e un’idea innovativa: un app capace di consentire a ciascuno di creare un tg personalizzato secondo le proprie preferenze, prendendo il meglio dei video e dello streaming dei siti di news più famosi al mondo.
Questa idea gli è valsa ben 4 milioni di dollari di investimenti da parte di alcuni Fondi della Silicon Valley e accordi con alcune delle più importanti Major americane del settore News.
Startup Club su Radio Stonata. Come si crea una startup di successo e quali idee per l’equity crowdfunding?
Elisabetta Casarin intervista Stefano Narducci, presidente di Startup Club, su Radio Stonata, per capire meglio come questo network aiuta chi ha un’idea a trasformarla in una startup di successo.
Nel corso dell’intervista si parla anche di come il crowdfunding può aiutare gli startupper nel fundraising e di alcune proposte per migliorare l’equity crowdfunding, portandolo al successo che merita. Clicca sul link qui sotto per ascoltare l’intervista.
Work for Equity, istruzioni per l’uso
Arriva finalmente la Guida del MISE dedicata al “work for equity”, l’innovativo sistema di remunerazione per dipendenti, collaboratori e professionisti che lavorano per le startup innovative, i quali possono convertire l’attività professionale in equity, in tutto o in parte.
Un ottimo modo per orientarsi e a fare chiarezza su una modalità interessante ma finora poco utilizzata proprio per via delle difficoltà applicative.
Anche in Italia un campus in stile Google
Nasce ad Orvieto un campus in stile Google, dove si fa formazione e si lavora in un ambiente a misura d’uomo, con uno splendido baby park in cui le mamme possono portare i loro figli, tenendoli così vicini, nel massimo comfort e con la sicurezza di essere accuditi in un ambiente protetto. Un’idea sicuramente interessante e replicabile, che aiuta ad ottenere maggiore efficienza da dipendenti e collaboratori.
Da un’invenzione italiana il pannello solare flessibile che vale già 100 milioni di dollari
Una startup veneta ha reinvestito i suoi utili per 5 anni credendo fermamente nel successo della sua ricerca e ha avuto ragione! Questo percorso, certamente non semplice, ha portato il fondatore Rolando Rostolis e il suo team a realizzare un pannello solare flessibile che oggi vale già 100 milioni di dollari di ricavi grazie alla joint venture stretta con un’azienda di Taiwan. Un’altra gran bella sfida vinta da una startup italiana!
Bioerg, la startup che produce il destrano “low cost”
Bioerg è una delle tante realtà innovative nate negli ultimi anni da progetti di ricerca che – finalmente – diventano sempre più spin-off di successo.
Le due giovani e talentuose ricercatrici co-founder di questa startup sono riuscite a produrre il destrano con un procedimento che abbatte i costi di 100 volte rispetto a quelli attuali: 30 euro al chilo a fronte dei 3.000 euro ad oggi necessari per ottenere lo stesso risultato.
Attualmente il progetto è presente sulla piattaforma di equity crowdfunding NextEquity e cerca di raccogliere sul web i fondi necessari per portare a termine questa fase di sviluppo.
L’idea sembra davvero molto interessante, soprattutto per via delle notevoli applicazioni di questo composto chimico, che può essere utilizzato in svariati modi: dal recupero delle acque reflue, alla cosmesi, per finire alle preparazioni alimentari. Una startup da tenere d’occhio!