Che ci fa un ottimo allenatore di calcio come Davide Nicola in Confindustria, dinanzi ad una gremita platea di manager e professionisti?

Ce lo siamo chiesti appena conosciuto il programma dell’interessante workshop organizzato dalla business coach Eleonora Mauri intitolato “L’azienda: una squadra di successo“, che vedeva come guest star proprio il simpatico e competente allenatore del FC Bari 1908.

In realtà i dubbi sono stati fugati subito, grazie alla verve di Davide Nicola e dell’ottima organizzatrice dell’evento barese. In questi ultimi anni le cose sono cambiate notevolmente nel mondo imprenditoriale, ma anche in quello del calcio. Definire infatti semplicisticamente “allenatore” la guida – tecnica e non solo – di una squadra di calcio professionistica appare a dir poco riduttivo.

L’allenatore professionista è a tutti gli effetti un “manager”, come lo chiamano in modo appropriato gli inglesi già da decenni.

Il suo compito principale è infatti quello di valorizzare al massimo il talento dei suoi uomini (i calciatori che scendono in campo ogni settimana), sia mettendo la squadra in campo al meglio – il che costituisce già una valorizzazione dei talenti e delle capacità tecnico-tattiche – sia esaltando le migliori qualità umane e professionali dei calciatori, con un lavoro mirato sulla loro mente.

Davide Nicola ha dispensato “pillole di management” con grande immediatezza, semplicità e saggezza, dimostrando grandi competenze e qualità umane non facilmente riscontrabili in molti professionisti.

Ecco alcune delle massime del mister: “Quando alleni una squadra sai che al 90% potrai andare a casa, ma questo non deve mai far venire meno la tua coerenza, che resta un valore irrinunciabile. Piuttosto accetti di dover essere mandato via.“; e ancora: “Devi sempre pensare che hai davanti degli uomini, che se hanno litigato con la moglie o la fidanzata o hanno dei problemi anche banali a casa loro, poi in campo non rendono come dovrebbero“.

L’autoconsapevolezza è secondo Davide Nicola una delle qualità principali su cui lavorare, che si esplica nella comprensione dei propri valori e obiettivi; nella coerenza fra ciò che fai, dici e pensi; nella capacità di discernere fra critiche costruttive e critiche manipolative; nell’autoironia; nella spontaneità nell’esprimere emozioni e sentimenti; nel grande entusiasmo verso il proprio lavoro.

La motivazione per il mister del Bari Calcio non esiste, perchè non può un business coach o un allenatore trasmetterla ai membri del team che guida. Essa deve scaturire automaticamente nella persona lavorando sugli altri aspetti di cui si è detto.

Le situazioni difficili vanno gestite sempre con energia positiva, anche se sia nel mondo del calcio che in ambito imprenditoriale, quando i risultati scarseggiano, è facile farsi prendere dalle negatività e non sempre si è disposti ad aspettare che maturi quella consapevolezza capace di far ripartire il motore della squadra verso il successo.

Un gran bel contributo per la platea quello dettato dall’esperienza sul campo di Davide Nicola, che ha richiamato anche la difficoltà di chi ogni settimana, in campionato, deve dimostrare e confermare il suo valore. Dove è facile che le cose precipitino se si cade in un trend negativo, anche se breve.

Workshop "L'azienda: una squadra di successo"

Eleonora Mauri ha poi concluso il workshop focalizzando l’attenzione su alcune “banalità” che spesso condizionano periodi e giornate della nostra vita, facendoci mutare umore e atteggiamento di fronte a fatti e circostanze di cui, molto probabilmente, dimenticheremo a breve anche che ci siano accadute.

Gli errori vanno gestiti in modo diverso rispetto a quello che si fa di solito, dove il fallimento è visto come una sconfitta insormontabile, soprattutto in Paesi come il nostro. Meglio sposare il modello americano, che conta i fallimenti semplicemente come esperienze in grado di far maturare progressivamente il successo personale e imprenditoriale.

Gli insegnamenti che ci lascia il workshop in ottica startup

  1. Lavorare sulle persone, valorizzandole sia sotto il profilo umano che sotto quello professionale
  2. Affrontare i problemi con energia positiva, concentrandosi sulle soluzioni
  3. Gli errori sono esperienze che fanno maturare e migliorare, non sono fallimenti
  4. Porsi obiettivi raggiungibili e adeguati consente di sostenere la motivazione del team

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